mercoledì 22 luglio 2009

destino.

forse a volte le cose vanno perchè devono andare. forse ciò che siamo, ciò che saremo, lo determiniamo con un lungo intreccio di scelte che ci appaiono più o meno casuali, ma che effettivamente hanno rallentato o accellerato la nostra vita per poi portarci al punto giusto nella situazione giusta. non penso di credere nel destino, o forse non ho un'opinione in proposito e non mi curo di averla. però ogni tanto volgo lo sguardo indietro e sorrido. sorrido perchè quello che appare come un percorso personale lievemente tormentato ed indeciso (almeno fino a tre anni fa) mi ha condotto a quella che sembra la mia strada, mi ha affiancato una persona specialissima, mi ha portato a chiudere il cerchio esattamente dove volevo iniziarlo. forse non si tratta di una questione di good-time delle mie scelte e delle mie esperienze. forse non sono stata io ad essere portata qui da loro. forse sono stata io a gestire tutto. a prendermi più tempo per una cosa per cui evidentemente non ero ancora pronta. a fare delle rinunce perchè i tempi non erano maturi. ed ora sono qui. sul punto di concludere un percorso che sembrava fosse destinato all'abbandono e iniziarne un altro che mai, mai avrei immaginato per me. ma non ero in grado di immaginarlo. mi mancava la fiducia in me stessa, il credere che anche io posso farlo. mi serviva toccare quello che io ho considerato il fondo e risalire. e cominciare a fregarmene del fatto che molte personeintorno a me non mi ritenevano in grado . avevo bisogno di uscire dal limbo di mediocrità in cui mi ero autorelegata dopo aver ascoltato troppo le parole degli altri e dopo una sequenza di tiepide esperienze, di una vita senza infamia e senza lode. insomma, tutto questo per dire che credo di essere felice. vedo la nebbia diradarsi, riesco a plasmare il mio futuro e mille volte al giorno ringrazio di avere trovato esattamente quello che mi piace più fare nel posto in cui avrei dato di tutto per vivere. e ringrazio che tutti i miei errori (?) passati, le pause che mi sono presa, le false partenze mi abbiano regalato come splendido premio la persona più magnifica che potessi incontrare, senza la quale non riuscirei a fare niente di tutto questo.

lunedì 6 luglio 2009

future.

e sembra che la direzione sia quella. specialistica a ca' foscari. ho quasi paura a dirlo a voce alta. Venezia. Venezia. il mio sogno. se me l'avessero detto non ci avrei mai creduto. l'università è quella che sognavo da quando ho deciso di ricominciare a studiare (avrei voluto farci la triennale, ma poi ho puntato in basso anche per non gravare coi miei, dopo aver già mollato una volta), la città è quella che amo di più, ma soprattutto la specialistica è su quello che adoro studiare, sulla materia in cui sono brava e ottengo il massimo sempre, la materia che non mi pesa assolutamente studiare. insomma, sulla carta prenderei già il primo intercity per venezia santa lucia. ma in pratica..ho un pò paura. sta accadendo tutto troppo in fretta. a novembre mi aspetterebbero gli ultimi esami, la laurea e già la specialistica. ho paura di non farcela. ho paura di non trovare un modo per conciliare la direzione che sta prendendo la mia vita, il mio futuro, e la persona che alla mia vita dà un senso. lo so che è stupido, ma arrivati a questo punto lui fa parte della mia vita tanto quanto l'università, ed è ovviamente presente in ogni mia prospettiva futura. anche se so che troveremo un modo, non voglio imporgli per l'ennesima volta le mie decisioni, ma d'altra parte sto decidendo la mia vita, ho quasi 27 anni ed è ora di farlo. non posso più stare a casa coi miei. e poi...occorre ripetere che amo la prospettiva (per quanto mi terrorizzi) di questa specialistica, che la amo in ogni sua forma?riuscirò ad incastrare tutto.