venerdì 24 settembre 2010

I'm done with the summer.

secondo il clima e il calendario, l'estate è finita. posso dirlo?meno male. basta coi pensieri assillanti che l'hanno accompagnata, con la sensazione di avere troppe cose a cui pensare ed un solo cervello. è ora di ricominciare....
è ora di Venezia. di una nuova casa, di nuove coinquiline da conoscere, di nuove regole da stabilire. di nuove passeggiate, di spritz in campo - che puntualmente non bevo -, di chiacchiere seduti sui gradini di un ponte. di gondole, di università con le aule affrescate, di vaporetti. di migliaia di turisti e di sentire tutte le lingue del mondo che risuonano contemporaneamente attorno a te mentre cammini. è ora del ponte dell'accademia, di san marco e rialto, ma anche di campo santa margherita, del primo sole alle zattere, degli aperitivi al guggenheim, di valigie trasportate a fatica, di mille luci scintillanti di notte. è ora dei caffè presi un po' dovunque a qualsiasi ora, delle polpette di renato, della brioche e cappuccino da majer alle dieci di mattina -accanto alla vecchietta che a quell'ora va di bicchieri di vino che è una bellezza -, del mercato del pesce a santa margherita, dei bambini che corrono, i pomeriggi in biblioteca, il silenzio totale la notte, l'acqua alta e gli stivali di gomma, l'ipod nelle orecchie e nulla che possa disturbarti. 
Dio, quanto mi manca Venezia.

venerdì 10 settembre 2010

è una jungla, là fuori.

no, sul serio. cercare casa è una delle peggiori esperienze possibili. soprattutto se la cerchi nella meravigliosa venezia. e dato che, come mio solito, difendo questa città a spada tratta preciso subito che il problema non è nelle pecche della case/camere o cose simile. eh, no. il problema serio sono i venexiani, o meglio, chi affitta le camere. ma andiamo con ordine:
punto primo: se metti un annuncio cartaceo o su internet, in cui ovviamente specifichi un modo per contattarti (mail, cellulare, numero fisso, messaggio di fumo, piccione viaggiatore...) poi almeno puoi prenderti la briga di rispondere quando una ti contatta. e si, anche se l'hai già affittata fa comunque piacere uno straccio di mail con tre semplici paroline: 'non più disponibile'. non serve altro. così una si organizza, e mi sembra anche buona educazione. se avessi ricevuto risposta alle mail che ho mandato nell'ultimo mese, come minimo ora potrei avere dalle 10 alle 20 camere tra cui scegliere. ma vabbé. per non parlare dei tipici titoli da annuncio su internet: 'cercasi inquilino/a per camera urgentissimo!!!!!' (solitamente tutto in maiuscolo, ma la mia netiquette mi impone un certo controllo) a cui scrivi dopo circa un'ora dalla pubblicazione dell'annuncio e...niente. silenzio totale. veramente geniali.
punto secondo: presa dallo sconforto, nonostante sia della scuola di pensiero che nulla ti cade tra le braccia, ho inserito anche io il mio bravo annuncio su uno dei siti. spoglio di ogni pretesa, si limitava più o meno a richiedere in qualunque parte di venezia (eccettuata terraferma e isole) disponibilità di quattro mura, possibilmente una porta -credetemi, qui a venezia non è così scontato...- una scrivania e un armadio. punto. ho messo anche la cifra che mediamente sono disposta a spendere e ho rimarcato solo una cosa: camera singola (messa in stampatello, al diavolo la netiquette!). prima risposta: disponibilità di un posto letto in camera doppia. seconda risposta: una singola ad una cifra di circa duecento euro superiore al mio limite. e vabbè, allora ditelo. 
punto terzo: .... mmmm no, non c'è un terzo punto: mi riporta tutto al primo. rispondete a queste fottutissime mail!!!non siamo più in ferie, e non ci credo che sul posto di lavoro non avete occasione di controllare la posta. non è possibile che nessuno si prenda la briga di esercitare un minimo di buona educazione. ma siamo davvero a questo punto??capisco per telefono, ma lo sanno che le email non si pagano?
ah, poi non parliamo del linguaggio proprio della compravendita case: diffidate dalla 'camera' graziosa, diffidate soprattutto dai 'a 5 minuti da rialto' (e poi vi ritrovate ai giardini della biennale...sì, a cinque minuti da rialto volando in groppa ai piccioni) e infine, anche se questa non l'ho ancora appurata ma mi sembra veramente sospetta, com'è che ogni casa si trova ai famosi 'cinque minuti' dal vaporetto??evidentemente lungo qualche sponda del canal grande si vedono quattordici case una sopra l'altra, perchè fisicamente mi sembra impossibile che ognuna reclami una tale vicinanza con le fermate. domani passerò a controllare. e già che ci sono mi appenderò un cartello con scritto 'cerco casa' al collo.