sabato 23 ottobre 2010

no need to argue.

qualche giorno fa per la prima volta ho messo in discussione tutto. tutte le scelte che ho fatto dalla laurea in poi. ho avuto davvero una gran voglia di mollare tutto, specialistica, venezia, tutto. perchè sono stanca di compromessi e attese. ed ho un grandissimo bisogno di cambiare ambiente. forse avrei dovuto semplicemente trovarmi un lavoro. forse. non lo so, in queste ultime settimane sembra che abbia sviluppato accuratissime capacità: quella di fraintendere tutto quello che mi viene detto, quella di dire sempre le cose nel modo sbagliato e molto più genericamente la capacità di lamentarmi di tutto e non essere mai felice. ed ho avuto un bel parlare con la mia amica, la settimana scorsa, di quanto sia bello e importante imparare a stare da soli, a bastarsi, per poter poi cambiare il proprio approccio verso gli altri. io a 28 anni suonati ancora non ho imparato. mi sento sola. sola, dipendente, abbandonata, più un sacco di altri aggettivi patetici dettati dall'autocompatimento selvaggio. imparerò mai? in questo momento sento solo un grande bisogno di spazio, di cambiamento, di indipendenza. voglio scrollarmi di dosso il senso di malinconia e solitudine. voglio arrivare ad essere autosufficiente, lo voglio veramente. ma ormai non so più attraverso quale percorso arrivarci, quale tecnica adottare. sono anche stanca di lottare. di cercare di essere superiore alle bassezze e ai comportamenti sbagliati - degli altri, ma anche i miei- di fare sostanzialmente finta che non mi importi o che non mi ferisca. ma ormai comincio a dubitare di riuscire a cambiare le cose.

martedì 19 ottobre 2010

longing for a change.

eppure per una volta vorrei non essere delusa dalle persone che ho attorno. vorrei non essere sempre io quella tagliata fuori, vorrei non avere aspettative che poi gli altri non rispettano. vorrei non sentirmi sola. vorrei capire perchè non sono in grado di mantenere rapporti con altre persone, e sopratuttto vorrei riuscire a rassegnarmi a questo fatto. mi sembra che tutti siano compresi in un mondo in cui io sto al di fuori. per tutti sembra normale avere il gruppetto di amiche, passare le serate insieme, i compleanni, magari anche le vacanze. per me è normalità scoprire che per un qualche motivo le persone che ho frequentato per un certo periodo di tempo smettono di coinvolgermi in quello che fanno. è normale vedere che nel momento in cui ho bisogno io si danno tutti alla macchia. in alcuni casi è anche normale sentire che iniziano a parlarmi alle spalle. certo, poi ci sono persone da cui potevo aspettarmelo e altre che mi hanno semplicemente liquidato così, su due piedi, forse per comodità, forse perchè fondamentalmente gli esseri umani in stato non isolato diventano per la maggior parte capre che spengono il loro neurone a favore di quello dell'elemento che ritengono più 'forte'. spesso non ne sono neppure consapevoli.
ma la cosa che mi chiedo io ora è: perchè non riesco a farmene una ragione?voglio dire, 28 anni di questi comportamenti non sono certo pochi. e so che determinate persone si tengono strette le loro amicizie superficiali e fasulle, ma perchè io devo comunque essere sola? onestamente, ho perso la fiducia negli altri da un bel pezzo. e se siete in grado di darmi una reale motivazione per cui 'l'amicizia è la cosa più importante al mondo', beh, fatevi avanti. forse sono incompatibile con determinate persone. forse sbaglio io. forse quel cavolo che vi pare, ma mi sono davvero stancata di rivivere ciclicamente tutto questo, con chiunque, anche con chi credevo valesse un po' di più.