lunedì 24 maggio 2010

basta...

la verità? sono stufa di essere la consulente degli altri. sto benissimo con le persone che ho intorno, e sono lusingata dalla fiducia che mi danno, ma più di ripetere sempre le stesse cose ai muri non posso fare. in qualsiasi rapporto di qualsiasi natura con un'altra persona, c'è solo un modo per andare avanti e smettere di torturarsi: parlare sinceramente. sempre e comunque. non si può ragionare con la propria testa per conto degli altri. se non accetti questo, rimarrai sempre a rimuginare su ogni parola e sguardo e torturarti su problemi (apparentemente) insormontabili. e sì che ad una certa età bisognerebbe saperlo. ma la verità è che a volte è pesante sapere i fatti di due persone che si piacciono e non avrebbero altri ostacoli da superare, mentre io sono ancora qua che conto i giorni al suo ritorno. sono stanca di vivere di luce riflessa, di vedere tutti i segnali nelle persone che ho intorno e di non avere qui la persona che fa brillare gli occhi a me. di dovermi accontentare del pallido riflesso dell'affetto di un amico quando vorrei ben altro da tutt'altra persona. mi manca. e la gente non si accorge di quanti problemi inutili si fa. o forse sono io che certe volte riesco ancora a riesumare la mia stronzaggine storica anche verso chi mi sta più vicino in questo momento. va bene, passerà anche questa. 29 giorni.

lunedì 17 maggio 2010

everything must go.

sostanzialmente sto andando avanti ad acqua e sigarette, alternando ore in biblioteca a lezioni, con una passività esasperante. ovviamente il tempo non è più tanto e ancora sono in alto mare. i jeans ormai mi vanno tutti larghi, non so ogni quanto ormai riesco a fare un pasto decente. non che la cosa sia un problema, direi che di scorte di grasso ne ho a sufficienza prima di dovermi preoccupare...però non mi sono mai ridotta così per l'università. sono sempre stanca, quasi sempre scoglionata (passate il francesismo) e non mi curo nemmeno particolarmente di come arriverò a questi esami. vabbè. mi inizia a stancare la gente che ho attorno (con rare eccezioni) ma so perfettamente che dipende da me. non ho voglia di farmi caricare sulle spalle anche i loro problemi. sono molto egoista, ora. e ovviamente, proprio quando vorrei stare sola, le persone riscoprono la loro gentilezza per il prossimo e mi tartassano di domande. boh forse è anche per la sua assenza, e tutto quello che ne consegue. forse è solo la mia cara compagna di stanza che mi rende impossibile dormire in maniera che non sia conforme ai suoi ritmi, forse sarà che ho davvero un milione di cose in testa, relative all'università e non. tra due settimane scendo di nuovo a casa, e in un certo senso non vedo l'ora. ho bisogno di cambiare ambiente anche se per pochi giorni. ma dall'altro lato mi assale il pensiero che la mia attività in quei giorni sarà comunque studiare per le tesine, per cui è un circolo da cui non esco. e nemmeno da quello dei post sconclusionati e senza senso, a quanto pare.

domenica 9 maggio 2010

keep on living.

decisamente meglio. gli argomenti per le tesine sono (quasi) definitivamente concordati, e finalmente sento solo lo stimolo e la voglia di mettermi al lavoro, di scrivere, di leggere. una in particolare mi affascina moltissimo; sto prendendo contatti con un professore bilingue (italiano - lis) che mi farà da informante per raccogliere i dati necessari alla tesina. è la prima volta che svolgo questo tipo di lavoro, il lavoro del linguista vero, e non vedo l'ora di iniziare. è quello il motivo per cui amo la linguistica, mi ha sempre affascinato il lavoro di raccolta dati, progettazione dei test da somministrare, richiedere giudizi di grammaticalità, e poterlo finalmente fare in prima persona mi fa sentire emozionata come un bambino come un giocattolo nuovo. ovviamente non ho la più pallida idea di dove mettere le mani e come fare a ideare test adatti, ma mi è stato detto che il professore studia quello di cui dovrò parlare io nella tesina, per cui c'è una buonissima probabilità che sia in grado di aiutarmi lui stesso. insomma, non vedo l'ora. per il resto finalmente sono di nuovo in contatto con lui, sono stati due giorni di telefonate interminabili in cui l'ho aggiornato su tutto. per il resto continuo a godermi venezia, e i rapporti che sto allacciando coi miei compagni di corso, uno in particolare, che minaccia di diventare una bellissima amicizia. insomma, grosso modo va tutto bene. l'ansia ha lasciato posto alla voglia di dimostrare finalmente quello che so fare, e dato che sono arrivata a scegliere di studiare ancora dopo la triennale non suonerà così strano se dico che ho anche voglia di mettermi a studiare seriamente. sono fatta così.

martedì 4 maggio 2010

ma che belle giornate.

arrivati a questo punto, as usual, le cose da fare si moltiplicano a vista d'occhio e la voglia di farle sta preparando il passaporto per espatriare. non va bene. non so perchè il mio cervello a suo tempo mi abbia suggerito di proseguire gli studi alla veneranda età di 27 anni (quando dovevo solo ringraziare di essere arrivata a prendere la triennale, per capirci) e, non contenta, abbia poi scelto di cambiare ateneo e corso di studi. per la serie 'ti piace vincere facile', eh? come no. e ora mi ritrovo catapultata qui, con gli esami alle porte, tre tesine da scrivere su argomenti per cui le mie conoscenze in materia offrono un supporto saldo quanto una lastra di ghiaccio spessa due millimetri e senza avere idea di cosa cercare. mi sento stanca. potevo essere a fare tutt'altro, ora. poteva andare diversamente. e poi mettiamoci il mio adorabile caratterino che mi porta a voler per forza dimostrare sempre qualcosa a qualcuno (leggi: tutto a tutti), le mie insicurezze, il mio piegarmi alla paura del giudizio altrui. si, sono di ottimo umore in questi giorni. e non è che il contorno sociale e personale aiuti tanto. a parte il diluvio di ieri e oggi, il sole estivo della scorsa settimana pareva urlare 'Zattere' in ogni momento della giornata, il mio ragazzo è disperso nella cina meridionale senza possibilità di contatti né telefonici né tramite internet (ma va? che novità...) e la mia voglia di leggere l'esigua cartella di papers, articoli e pubblicazioni che ho estrapolato a fatica dalla rete (chi ca**o ha detto che su internet si trova tutto???) e che certamente si riveleranno totalmente inutili ai fini delle suddette tesine si vede da come procedo imperterrita nello scrivere un post totalmente inutile, che poteva facilmente riassumersi nel titolo: 'non ho voglia di fare nulla'. così vi sareste risparmiati almeno la fatica di leggere. so che questo è il mio solito momento 'pre esami' in cui prospetto solo fallimenti, pianti e pubbliche umiliazioni, per poi magari scrivere tra una settimana tutta felice che le tesine vanno a gonfie vele (mmm come no...) ma ormai è quasi un rituale in cui dovrò passare sempre. e poi non ho nemmeno voglia di citare un esame di cui realmente non capisco nulla, di cui per mettermi in pari dovrei tipo rifarmi un'intera triennale di Ca' Foscari, e la simpatica prospettiva che a breve rientrerà in casa una squinternata che non fa assolutamente nulla durante il giorno (nonostante studi anche lei alla magistrale) e con l'adorabile tendenza a tenerti compagnia con la telecronaca trasposta in diminutivi che nemmeno immaginavi esistessero, canticchiamenti vari, mugolii, fischiettii, versetti e quant'altro. ovviamente SI, sono ironica.