domenica 27 dicembre 2009

another year over, and a new one just begun.

i giorni scivolano via veloci, tra cene, auguri e città addobbate di luci. mai come quest'anno ho sentito poco il natale. sono stati giorni difficili. giorni in cui ho pianto, ho urlato, sono ricaduta in vecchi vizi che sono duri a morire. non posso fare altro che andare avanti e resettare per l'ennesima volta il contatore, sperando che prima o poi almeno trecentosessantacinque giorni li raggiunga. ed ora un altro anno è alle porte. non sono per niente brava a fare bilanci, la mia memoria ha imparato in tenera età a diventare altamente selettiva, per cui non ricordo praticamente nulla di quest'anno passato che sia degno di nota. non so dargli una valutazione, non so dire per quale motivo lo ricorderò. non credo ci sia stato nulla a segnarlo profondamente e indelebilmente. ma so cosa posso augurarmi per questo 2010. vorrei sentirmi più parte del resto del mondo, non avere sempre la sensazione di essere stata catapultata direttamente da marte. vorrei sentirmi al pari di chiunque, non dubitare così tanto di me stessa, risolvere alcune questioni in sospeso della mia vita. crescere, capire, imparare dai miei errori. vorrei riuscire a perdonarmi più facilmente, non immediatamente, ma dopo un ragionevole lasso di tempo. capire come chiudere certe porte del passato, come far rientrare tutti gli scheletri al loro posto e lasciarli là dove possono solo prendere polvere. mi piacerebbe anche continuare quanto di buono sono riuscita a fare finora; rendere orgogliose di me le persone che amo, rendere me stessa un pochino più fiera di me, credere a quel qualcosa che forse mi riesce bene. riuscire a ritrovare un equilibrio, e soprattutto quello che ora mi appare più difficile fare: venire a patti con tutti i rimpianti e le rinunce che ho dovuto fare a favore di qualcosa di più grande e importante, essere serena nonostante alcune mancanze brucino dentro come fuoco vivo e in certi momenti mi tormentino fino a togliermi il fiato...
vedremo quanti di questi desideri andranno in porto.
ovviamente, buon anno.

mercoledì 2 dicembre 2009

what if...

prossima ad un discorso probabilmente incomprensibile e insensato. i social network sono il modo migliore per rintracciare persone con cui hai condiviso parte della tua vita, e poi le riscopri con famiglia, marito e figli. o anche senza questo, ma con una vita già avviata. casa, convivenza, lavoro. e io? io mi sento indietro. io mi sento come se a ventisette anni vivessi la vita di una ventenne. e ho paura di non arrivare mai in tempo a tutte queste cose. certo, lo so che ci arriverò, ma...mi sembra già tardi. lo voglio già da troppo tempo, eppure non ci arrivo mai e mi sembra impossibile che mai ci approderò. e quindi comincio a guardarmi dietro e a chiedermi quanto tempo ho sprecato, se veramente doveva andare così, secondo la mia personale e fatalista visione del percorso umano. ma oramai che posso farci? so bene che tutto è stato una concatenazione di eventi tale che se anche qualche anno fa avessi terminato il primo percorso universitario non avrei comunque avuto ancora accanto la persona meravigliosa che ho ora..insomma, non ci sarebbero stati tutti i tasselli del puzzle. eppure...non posso fare altro che chiedermi perchè per me sia dovuta andare così, insieme a tante, tante altre cose di cui non mi va di dilungarmi qui. mi sento eternamente bambina, vorrei solo che anagraficamente la mia età corrispondesse alla vita che sto vivendo, ma poi cosa cambierebbe, alla fine? dovevo comunque compiere lo stesso percorso, per arrivare ad ottenere quello che ho adesso. eppure....eppure non riesco a reprimere un moto di invidia quando vedo certe cose...come se quelle persone avessero preso le redini della loro vita in mano fin dall'inizio, e io fossi ancora allo sbando. ma indietro non si torna, per cui posso solo andare avanti. aggrapparmi a quello che ho e sperare di sentirmi presto un pò più stabile. e di ottenere ciò che voglio.