venerdì 6 agosto 2010

the ultimate solution

letterina dei buoni propositi:

- dare davvero un colpo di spugna al passato. cercare di mettere da parte i rancori che non portano mai a nulla di buono, accantonare l'orgoglio quando è un ostacolo ai rapporti umani.

- tenere a mente che dare un colpo di spugna non significa fare finta che non sia successo nulla. risettare quindi i rapporti tenendo conto di come si sta comportando l'altra persona, e accettare le eventuali delusioni, per quanto amare, senza ignorarle.

- avvicinarsi di più a coloro che di delusioni finora non ne hanno date, o non così devastanti. anche se recentemente il rapporto si era affievolito. perchè forse non c'è bisogno di sbandierare tanto, ma di dimostrare coi fatti.

ecco. più facile a dirsi che a farsi. ed è totalmente folle razionalizzare al livello di una to-do list i rapporti interpersonali. ma sono fatta così, ho bisogno di avere tutto follemente sotto controllo. e qualcosa nero su bianco a cui buttare l'occhio quando mi autocompatisco, non fa mai male.

giovedì 5 agosto 2010

life is life, after all.

sono stanca di due situazioni in particolare. una posso forse gestirla, l'altra no. sono stanca delle corse contro il tempo, del conta pagine, di dover essere sempre entro i tempi e di lasciarci l'anima ad ogni sessione. io amo profondamente quello che sto studiando, continuerei a farlo tutta la vita, ma ora vorrei poter essere più blanda nel pormi gli obiettivi. i parlo di tempistica, non di quantità di studio. non ho problemi a studiare, ma voglio veramente godermi quello che sto facendo e prendermi la libertà di metterci un po' di più, stavolta. in triennale ho dato il massimo ad ogni sessione, ho fatto tutto per tempo e con risultati ottimi. ora sono stanca e vorrei correre un po' di meno e viverla un po' di più. senza tutte queste pressioni. ovviamente se dico che voglio seguire i miei tempi non significa che voglia passare le mie giornate a perdere tempo, significa esattamente quello che ho scritto: stavolta voglio seguire i miei tempi. godermela fino in fondo, non rinunciare a niente. non stavolta, non riguardo ad una fase della mia vita che, nel giro di un paio d'anni, si chiuderà definitivamente. e questo si, lo posso gestire.
quello che non posso gestire è la mia continua delusione nei rapporti umani, in particolar modo l'amicizia. con eccezioni che si contano sulle dita della mano (senza nemmeno utilizzarle tutte, poi). eppure, dovrei averlo imparato. qualcosa devono avermi insegnato, questi anni. invece sono ancora qui a gestire rapporti altalenanti con le persone, dovuti al fatto che da parte mia c'è qualcosa in sospeso. non posso dimenticare quando mi vengono girate le spalle dopo che ho dato tutto il sostegno di cui avevi bisogno, e dopo continue assicurazioni che ciò non sarebbe mai avvenuto. non posso non pensare a come il rapporto sia cambiato totalmente una volta che tu hai raggiunto i tuoi personali obiettivi; per dirle con parole forse troppo dure, come sono stata dimenticata quando il mio aiuto non serviva più. il problema è che seppur manteniamo un rapporto civile, ci sono momenti in cui queste cose mi viene voglia di gettartele tutte in faccia. momenti in cui il tuo comportarti come se nulla fosse mi fa vedere rosso. ma solo per una questione di principio. perchè è ovvio che io possa andare benissimo avanti anche senza la tua amicizia, ma quando investo su una persona odio vederla comportarsi così. mi fa sentire usata e soprattutto il negare la realtà dei fatti, quando non sono l'unica a notarlo, mi fa venire voglia di troncare tutto. quando sono più tranquilla, penso che la cosa migliore sia dare un colpo di spugna al passato e ripartire da zero. ma purtroppo, non sono per i colpi di spugna, io. ho scoperto quanto sono brava a non dimenticare chi mi ha fatto stare male. non è bello, ma è così. soprattutto, odio i conti in sospeso. quelli in cui non so che direzione prendere. non so come comportarmi. non so se la persona che ho di fronte ha capito di essersi comportata di merda o no. e poi ci metto l'orgoglio. devo solo riuscire a scordare tutto ed andare avanti. "solo".