venerdì 27 settembre 2013

Alla deriva.

Poco più di un anno dall'ultima volta che ho usato questo spazio. mesi dall'ultima volta che mi sono rifugiata qui. certe cose sono profondamente cambiate, altre sono sempre uguali. ti dicono che la situazione è questa, che siamo in periodi di crisi. che ci vorrà pazienza, che non è colpa tua, che sono sempre loro che hanno sfasciato questo paese e via discorrendo.
non ti dicono quanto questo ti farà sentire che invece sì, è colpa tua. perchè non ti sei mai preoccupata abbastanza del tuo futuro, hai portato avanti quello stupido, utopistico ideale che era seguire le tue passioni e i tuoi interessi. incurante e ingenua di fronte alla loro totale inutilità nel mondo reale. e ti ritrovi a sentirti inutile, sbagliata, senza scopo. inadatta a crearti un futuro stabile. e fosse solo questo. sei  continuamente bombardata da un insieme di emozioni e sensazioni che ti trasformano (nemmeno troppo lentamente) in un essere che non eri. una persona meschina, cinica e fredda. che guarda le persone attorno a sè prendere in mano le loro vite senza essere più in grado di evocare un briciolo di empatia.
guardi le tessere del loro puzzle cadere lentamente a posto e quello che provi è solo invidia. non riesci a gioire per quello che accade di bello alle persone a cui vuoi bene, e forse è quello che ti distrugge di più.
lo so, dovrei pensare che prima o poi verrà quel momento anche per me. che non sarà sempre così. che troverò la mia strada. ma il tempo scorre inesorabile e quando ti sembra di averne già sprecato tanto la pazienza e la fiducia nel futuro sembrano qualità molto difficili da ottenere. rimanere positivi. concentrati e ottimisti richiede uno sforzo sovraumano. perchè è facile dare la colpa alla società e all'economia. in realtà buona parte degli errori li puoi imputare solo a te stessa. alla tua mancanza di carattere, alla poca intraprendenza, a quella debolezza che ti sta iniziando a fare credere che vali di meno di quel che pensavi. perchè io so che sono intelligente, so che posso imparare cose nuove. ma non ho esperienza. non ho qualifiche arbitrariamente riconosciute. ho trent'anni, due lauree conseguite a pieni voti in aria fritta. e sulla carta valgo meno di tantissimi altri. e a una prima occhiata sembra che ho passato questi anni a rilassarmi e non fare niente mentre altri si spaccavano la schiena al lavoro. non è stato esattamente così, ma vallo a spiegare.
lo so che ci sarà un futuro anche per me, un momento in cui mi guarderò indietro e sorriderò di questi attimi di tristezza e desolazione. ma non riesco a intravederlo. potessi aggrapparmi a un qualcosa, seppure minimo, forse sarebbe più facile. ma forse qualcosa già l'ho trovato. mettere tutto nero su bianco, far uscire un po' di pressione (espressione che amo molto ultimamente) mi sta già risollevando. ce la farò anche io. ce la faremo tutti. qualcosa verrà fuori anche per me, prima o poi. non mi sono comportata male, non mi sono approfittata di niente e di nessuno. troverò anche io qualcuno che prima o poi mi darà fiducia e modo di dimostrare che valgo qualcosa.