sabato 19 giugno 2010

exams

esami, esami, esami. esami tutta la vita. ma chi me l'ha fatto fare? non potevo fermarmi alla triennale? ormai ho preso questa strada...lunedì finalmente si inizia, e non vedo l'ora, seriamente. prima inizio prima ne vedo la fine. se provo solo ad ricapitolare mentalmente le cose che ho da fare questa settimana dimentico sicuramente qualcosa. ma va bene così. se non ho da fare niente vado in depressione. questo primo anno a venezia è stato qualcosa di spettacolare, disturbato solo dalla sua lontananza negli ultimi quattro mesi (che ormai sta per concludersi). una città splendida, l'unica dove vorrei mai vivere, piena di cultura, divertimenti, bellezza, arte. cos'altro si può chiedere? io non voglio nemmeno passare a casa i mesi estivi, figurarsi. al di là di tutto, poi, l'università è di un livello nettamente superiore. eccezioni a parte, che ci sono sempre, rimango ancora di sale quando scopro di fare lezione o seminari con gli autori dei più importanti libri di testo che ho studiato, con ricercatori preparatissimi, con persone che amano quello che fanno. su quanto mi piace quello che studio, non mi  esprimo nemmeno. sarebbe indefinibile e continuerei questo post semplicemente descrivendo tutto quello che ho imparato in questo anno. e non mi pare il caso.
ho conosciuto persone nuove, anche. qui come la mettiamo? penso ci siano delle persone splendide. penso ci siano persone che mi lasciano indifferente. infine ci sono persone verso le quali non mi sono ancora formata un giudizio. le ultime settimane in particolare, sono state costellate da delusioni. odio dover rivalutare le persone con cui avevo legato moltissimo, che stimavo e reputavo mature e intelligenti. per cui non lo farò. soprattutto perchè voglio aspettare che lui ritorni, riportandomi nella mia normalità. perchè in questi quattro mesi, semplicemente, non ero io. sono me stessa solamente se ho lui accanto, senza mi manca una parte di me, fisicamente ed emotivamente. per cui credo che i giudizi e le percezioni di queste settimane non siano state così lucide da potermici affidare per valutare una persona. in più, ammetto che una parte di me ha un po' paura. tengo moltissimo ai pochi amici che ho. si contano sulle dita di una mano, ma quando lego, io do tutto. mi apro completamente, e difatti queste poche persone sanno assolutamente tutto su di me. condivido tutto. sono sempre presente, anche se sono stanca e scazzata, in caso di bisogno. mi chiedi di rimanere fuori perchè non hai la forza di tornare a casa e ti dico di si. ti ascolto per ore anche ogni giorno, anche se ripeti le stesse quattro frasi tutte le volte. sopporto quando non parli e cerco di strapparti un sorriso quando vedo che gira male.
e non voglio scoprire, col suo ritorno, che il voltafaccia che hai fatto mi ferisce ancora. vorrei vederlo in un'ottica più ragionevole; vorrei comprenderlo e giustificarlo. perchè non posso pensare che esistano davvero persone in grado di cambiare così nel giro di pochi giorni. persone che ti usano finchè gli servi e poi spariscono, per di più sostenendo che è tutto come prima. non so davvero più cosa pensare. anzi, so cosa pensare. non mi interessa più, ormai mi interessa solo una cosa. mancano tre giorni al suo ritorno, e anche se è del tutto estraneo al mio carattere e a come vedo i rapporti interpersonali, spero tanto che dopo mi dimenticherò il tuo nome e di esserti stata amica, come tu hai fatto con me. tornerò anche io al rapporto freddo che tu ora consideri normale. perchè riavrò indietro la mia vita. 3 giorni.