martedì 4 maggio 2010

ma che belle giornate.

arrivati a questo punto, as usual, le cose da fare si moltiplicano a vista d'occhio e la voglia di farle sta preparando il passaporto per espatriare. non va bene. non so perchè il mio cervello a suo tempo mi abbia suggerito di proseguire gli studi alla veneranda età di 27 anni (quando dovevo solo ringraziare di essere arrivata a prendere la triennale, per capirci) e, non contenta, abbia poi scelto di cambiare ateneo e corso di studi. per la serie 'ti piace vincere facile', eh? come no. e ora mi ritrovo catapultata qui, con gli esami alle porte, tre tesine da scrivere su argomenti per cui le mie conoscenze in materia offrono un supporto saldo quanto una lastra di ghiaccio spessa due millimetri e senza avere idea di cosa cercare. mi sento stanca. potevo essere a fare tutt'altro, ora. poteva andare diversamente. e poi mettiamoci il mio adorabile caratterino che mi porta a voler per forza dimostrare sempre qualcosa a qualcuno (leggi: tutto a tutti), le mie insicurezze, il mio piegarmi alla paura del giudizio altrui. si, sono di ottimo umore in questi giorni. e non è che il contorno sociale e personale aiuti tanto. a parte il diluvio di ieri e oggi, il sole estivo della scorsa settimana pareva urlare 'Zattere' in ogni momento della giornata, il mio ragazzo è disperso nella cina meridionale senza possibilità di contatti né telefonici né tramite internet (ma va? che novità...) e la mia voglia di leggere l'esigua cartella di papers, articoli e pubblicazioni che ho estrapolato a fatica dalla rete (chi ca**o ha detto che su internet si trova tutto???) e che certamente si riveleranno totalmente inutili ai fini delle suddette tesine si vede da come procedo imperterrita nello scrivere un post totalmente inutile, che poteva facilmente riassumersi nel titolo: 'non ho voglia di fare nulla'. così vi sareste risparmiati almeno la fatica di leggere. so che questo è il mio solito momento 'pre esami' in cui prospetto solo fallimenti, pianti e pubbliche umiliazioni, per poi magari scrivere tra una settimana tutta felice che le tesine vanno a gonfie vele (mmm come no...) ma ormai è quasi un rituale in cui dovrò passare sempre. e poi non ho nemmeno voglia di citare un esame di cui realmente non capisco nulla, di cui per mettermi in pari dovrei tipo rifarmi un'intera triennale di Ca' Foscari, e la simpatica prospettiva che a breve rientrerà in casa una squinternata che non fa assolutamente nulla durante il giorno (nonostante studi anche lei alla magistrale) e con l'adorabile tendenza a tenerti compagnia con la telecronaca trasposta in diminutivi che nemmeno immaginavi esistessero, canticchiamenti vari, mugolii, fischiettii, versetti e quant'altro. ovviamente SI, sono ironica.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Oddio, un quadro apocalittico! Tesoro tieni duro: passerà :)