giovedì 2 aprile 2009

sono a casa.

sono a casa. e fin qui,niente di anormale. ci sta. ma non dovevo essere qui. dovevo essere in macchina in autostrada in direzione sud, verso di lui. e invece non ci sono riuscita. sono tornata indietro dopo il solito schifosissimo attacco di panico - e non so nemmeno se la definizione sia giusta -, il terzo in meno di due mesi. ma si potrà? non so cosa mi stia succedendo. so solo che in certi momenti mi sembra di implodere. di non aver via d'uscita. non riesco a respirare, e il cuore salta nel petto come se volesse uscirne. comincio a non sentire più le gambe, tremano, le mani sono congelate e mi formicolano. e poi sento quello che a parole non saprei definire. ondate di ansia allo stato puro, di isteria, voglia di urlare a pieni polmoni, piangere fino a sentirmi bruciare gli occhi. e in fondo, molto in fondo, una voce che riesco a malapena a distinguere mentre il mio cervello va in standby, una voce bastarda che mi dice che come sempre sto mandando a puttane tutto semplicemente perchè sono così. lunatica, egoista, insensibile, codarda. aggiungeteci pure qualsiasi altro aggettivo pertinente vi stia passando per la testa. debole. viziata. menefreghista. opportunista. ma si, perchè no? mi faccio vomitare, in questi momenti, per la mia totale incapacità di reazione. mi ritiro arrancando nella sicurezza del mio guscio, con gli occhi sbarrati come quelli di un gatto davanti ai fari della macchina che sta per investirlo. mi odio. non so cosa mi causi questi blackout totali, non so perchè non sono in grado di comportarmi normalmente. non mi merito tutto quello che ho. mi meriterei la situazione che temo più di ogni altra cosa al mondo. meriterei di essere lasciata sola.

1 commento:

Anonimo ha detto...

non sarai mai sola! non ti lascerà mai sola! ricordatelo sempre! ...x favore ricordatelo.. non devi mai dimenticarlo.. :(